THE CHINESE ARE COMING TO TOWN

Kalmar e’ una picocla citta’ della Svezia che deve affrontare il problema della disoccupazione e de coneguente abbandono del territorio da parte della popolazione. Il sindaco di questa ctta’ ha una lungimirante e coraggiosa idea: nel 2006 firma un accordo con un ambizioso businessman cinese Luo Jingxing, che ha intenzione di costruire un centrocommerciale e un’area residenziale proprio in questa municipalita’ prossima alla desertificazione sociale. Le differenze culturali sono molte e non e’ facile l’integrazione: i lavoratori cinesi devono adeguarsi alle norme di lavoro svedese, sicurezza del cantiere, salario minimo garantito nordeuropeo. Le culture sono molto differenti: ai cinesi che arrivano viene istruito di non sputare perterra, di non urlare. Con il tempo le cose cominciano a complicarsi: alcuni cinesi che dovevano trasferirsi con la propria famiglia in Svezia cominceranno ad avere dei dubbi, il cantiere non si rivelera’ a norma, gli operai non risulterano essere stati pagati il dovuto, la municipalita’ svedese sara’ costretta a far smettere i lavori finche’ non saranno in regola. Passano gli anni e il centro commerciale rimane un incompiuto nella quasi perfetta Svezia, Mr Jingxing deve un sacco di soldi alla municipalita’ di Kalmar ma sono mesi che non si riesce piu’ a trovare. In Italia non sarebbe successo nulla di tuto questo, gli si sarebbe fatto fare tutto illegalmente e via, presto l’intolleranza avrebbe portato a scene di razzismo quotidiano.

LAST TRAIN HOME

http://www.youtube.com/watch?v=YC7H9p8v08M

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E’ il documentario che ha vinto l’anno scorso: il padre che va a lavorare in fabbrica con la madre per mettere via i soldi e sacrifica una vita per far studiare i figli non vedendoli per tutto l’anno, si trova la figlia abbandonare gli studi e seguirlo in fabbrica. deluso quando torna a casa a salutare l’altro figlio piu’ piccolo (da qui il titolo del film, i treni che trasportano tutti i lavoratori del tessile dalla regione del Sichuan ai villaggi delle varie provincie per la festa del nuovo anno, nel fenomeno di migrazione di massa piu’ grande del mondo) gli si raccomanda di studiare sempre. E’ in questo momento che la figlia lo manda affanculo scatenando l’esplosione del padre che inizia a picchiarla. La scena si ripetera’ tre volte, le volte che la figlia ripetera’ la parola “fuck” davanti al padre e durante la seconda zuffa la ragazza si rivolgera’ verso la camera e ti chiedera’: “vuoi filmare chi sono veramente? questa sono io realmente. cos’altro vuoi?”. Questa forse e’ la realta’ che Lixin Fan il regista vuole farci conoscere. ma quanto e’ costata a quella ragazza e quanto ci potra’ fatturare al nostro senso di colpa?